Spoleto è una delle città più incantevoli da visitare della provincia pugliese, ricca di storia, antichità, bellezze paesaggistiche e architettoniche. La città di Spoleto rappresenta un luogo ideale per scegliere di immergersi nel relax e nelle vie antiche, dai palazzi, agli affreschi presenti all’interno di Musei, passando per le rovine della Fortezza alle piazze principali dove degustare la classica cucina del territorio. Che cosa scegliere di vedere quindi a Spoleto? Attraverso questa guida cercheremo di elencare ogni possibile attrazione e suggestiva ambientazione in grado di accompagnare la vostra permanenza sul luogo cittadino.

 

ROCCA ALBORNOZIANA DI SPOLETO

La rocca Albornoziana, conociuta come il castello di Spoleto, si erge come fortezza sul colle di Sant’Elia, anticamente sede del baluardo difensivo della città. In tempi moderni la sua funzione è stata adibita a quello di un centro culurale che attrae visitatori da ogni parte del mondo. Al suo interno è infatti possibile visitare il  Museo nazionale del Ducato di Spoleto, Scuola europea di conservazione e del restauro di libri antichi, il Laboratorio di diagnostica applicata ai Beni culturali. Le lavorazioni di restauro hanno permesso alla rocca di riemergere dal suo precedente stato di degrado, offrendo visite al pubblico in tutto il suo attuale splendore, grazie anche agli affreschi presenti. Tra le aree interne più rinomate si trovano il Salone d’Onore dove, sede di cerimonie e banchetti, e la Camera Pinta con tutti i suoi affreschi.

 

DUOMO DI SPOLETO E CATTEDRALE DI SANTA MARIA ASSUNTA

Il Duomo di Spoleto, dedicato alla cattedrale di Santa Maria Assunta si trova nelle vicinanze della piazza dove poter ammirare anche il Palazzo della Signoria, il teatro Caio Melisso e la chiesa ottagonale di Santa Maria della Manna. La costruzione della cattedrale risale al XII secolo, sui resti dell’antica chiesa di Santa Maria in Vescovado. Il suo interno, restaurato del periodo del Seicento, presenta è caratterizzato da uno stile barocco in croce latina, composto da tre navate e sei campane ciascuna, con affreschi e statue importanti.

 

CASA ROMANA DI SPOLETO

La Casa Romana di Spoleto, come suggerisce il nome stesso, rappresenta un classico richiamo d’origine romana, ubicata al di sotto del municipio, poco distante dal Duomo e dalla rocca Albornoziana. I singolari resti dell’abtazione sono attribuiti, in merito al richiamo di un’iscrizione interna, alla madre dell’imperatore Vespasiano, ovvero Flavia Vespasiana Polla. Dell’originaria costruzione abitativa sono tutt’oggi visibili i resti dell’atrio, la classica paviemtnazione a mosaico bianca e nera, un bacino di raccolta per le acque piovane, detto impluvium, oltre alle camere private per la notte.

 

CHIESA DI SANT’EUFEMIA DI SPOLETO

L’edificio in stile romantico della chiesa di Sant’Eufemia è caratterizzato dalla classica pietra chiara e da ben tre navate. Costruita idealmente intorno agli anni Mille, la chiesa presenta alcuni affreschi ed elementi architettonici antichi.

 

TEATRO ROMANO DI SPOLETO

Il teatro romano sorge all’interno delle mura della città di Spoleto a caratterizzare una delle antichità più importanti della storia antica del territorio. Edificato introno al secolo avanti Cristo, i suoi resti si trovano ancora in buono stato, con una cavea di circa 70 metri di diametroin origine ricoperta da una volta a botte. Al suo interno si possono ammirare l’orchestra in marmo, il proscenico, le mura della chiesa di Sant’Agata e il Museo nazionale archeologico.

 

PONTE DELLE TORRI DI SPOLETO

Il ponte delle Torri di Spoleto sorge poco al di fuori della città, realizzato per collegare le sponde del torrente Tessino. Presenta una lungheza di 230 metri per un’altezza di oltre 70 metri circa, realizzato fra il XIII e il XIV secolo, presentando ai lati la rocca Albornoziana. Il ponte è famoso soprattutto per il passaggio di Goethe, presentando una lapide commemorativa in suo onore.

 

MUNICIPIO DI SPOLETO E TEATRO CAIO MELISSO

Il Teatro Caio Melisso si trova in Piazza del Duomo, su di un luogo storico sede di fascino e cambiamenti architettonici. Ristrutturato nel periodo Ottocentesco venne dedicato a Caio Melisso, personaggio di Spoleto, illustre amico di Mecenate.